Per registrarsi è necessario
inserire i propri dati, in
maniera più o meno
dettagliata a seconda del
servizio. Bisogna poi
scegliere uno user-id e una
password. Spesso, al
momento della
sottoscrizione, ci viene anche
chiesto di “porci una
domanda” e “darci una
risposta”, a nostro
piacimento. Questa
accoppiata domanda risposta,
in un secondo
momento, nel caso ci
capitasse di perdere o
dimenticare la password, ci
permetterà di farci comunque
riconoscere dal sistema come
i titolari dell’account in
questione.
La domanda può essere del
tipo “il nome del tuo animale
domestico” o “la città dove
sei nato” e via dicendo.
Il nostro nuovo indirizzo di
posta può essere suggerito
dal servizio stesso, che
utilizza i dati anagrafici
inseriti
(nome@nomeservizio.it,
nome.cognome@nomeservizio.it o altre varianti) oppure
lo User-Id indicata o, ancora,
facendo indicare all’utente
stesso il nome o l’alias che
desidera utilizzare.
In questi
caso la scelta può risultare
difficile perché molti dei più
comuni alias sono
probabilmente già stati
utilizzati da altri utenti. In
caso di problemi il sistema ci
viene incontro proponendoci
le soluzioni “più simili”
ancora disponibili: se per
esempio volessimo una
casella di posta elettronica
con indirizzo è
mario@hotmail.com, è
probabile che qualche altro
Mario abbia già pensato di
registrarla negli anni passati.
Hotmail ci proporrà così di
aggiungere il nostro
cognome, oppure un numero
identificativo, per esempio
mario1976@hotmail.com
(dove 1976 è il nostro anno
di nascita, facile da ricordare
per noi e per i nostri amici).
Creare file Wav
Se non avete voglia di creare
da soli i vostri file Wav, potete
recuperarne alcuni già pronti.
Sul CD Plus di Windows, per esempio, si trovano
delle raccolte a tema di suoni
dedicati alla scienza, alla
natura e così via.
Su Internet è altrettanto facile
trovare i suoni più
impensati. Wav Central
(www.wavcentral.com,
in inglese) presenta una
scelta eccezionale di
suoni tratti dai film e dai
cartoni animati del
momento, da Pokemon
a South Park, passando
per Austin Power fino
all'intero discorso di Wallace in Braveheart. Ogni giorno, dal 1995, The
Daily Wav vi permette di straziare le
orecchie dei vostri vicini di scrivania con il Wav più in voga tratto dalla
televisione americana o dal cinema.
Per finire un sito tutto in italiano, la home page http://www.tripod.lycos.com/, dove potete scaricare alcuni temi
per Windows, all'interno dei quali troverete anche le raccolte di suoni.
Quel "Ding!" che fa Word quando arriva al termine del documento vi innervosisce? Non vi piace il rumore che fa il computer quando sbagliate un'operazione? Potete modificare i suoni associati ai singoli eventi selezionando l'icona Suoni nel Pannello di Controllo. Scegliete un evento e abbinate il suono che più vi piace nella casella Nome, infine fate clic su OK. Potete anche registrare un suono (per esempio la voce suadente di una ragazza che dice "Bentornato al lavoro, comandante") con il Registratore di Suoni, a cui si accede da Start/Avvio, Programmi, Accessori, Svago, Registratore di Suoni. Salvate poi il file in formato Wav e abbinatelo a un evento come abbiamo descritto sopra, per esempio l'Avvio di Windows.
Quel "Ding!" che fa Word quando arriva al termine del documento vi innervosisce? Non vi piace il rumore che fa il computer quando sbagliate un'operazione? Potete modificare i suoni associati ai singoli eventi selezionando l'icona Suoni nel Pannello di Controllo. Scegliete un evento e abbinate il suono che più vi piace nella casella Nome, infine fate clic su OK. Potete anche registrare un suono (per esempio la voce suadente di una ragazza che dice "Bentornato al lavoro, comandante") con il Registratore di Suoni, a cui si accede da Start/Avvio, Programmi, Accessori, Svago, Registratore di Suoni. Salvate poi il file in formato Wav e abbinatelo a un evento come abbiamo descritto sopra, per esempio l'Avvio di Windows.
Visualizzare file Anteprima
Il vostro disco fisso trabocca
di file, tanto che
nemmeno voi ricordate
più cosa contengano.
Per verificare il
contenuto, bisogna
aprirli uno alla volta,
ciascuno con la
propria applicazione:
un’operazione
lunghissima! Come
spesso succede,
esiste un trucco per
risparmiare tempo e
fatica: usare
l’anteprima.
Ogni tanto decidete che è giunta l’ora di dare una bella ripulita al vostro disco fisso, eliminando i file inutili e ordinando in cartelle omogenee tutti gli altri. Peccato che questa decisione arrivi di solito quando è già troppo tardi: vi trovate di fronte a decine di file dai nomi simili, non ricordate cosa contengono e per di più quando cercate un file particolare non vi torna alla mente come l’avete chiamato (eppure vi sembrava così logico, quando l’avete salvato la prima volta). A questo punto i più pazienti cominciano ad aprire i file uno alla volta. Si tratta però di una soluzione molto lenta: pensate a quanti secondi dovete attendere per caricare un programma come MicrosoftWord…
Per fortuna esiste un piccolo trucco che vi farà risparmiare tempo: l’anteprima. Anteprima è un piccolo programma compreso in Windows il cui scopo è quello di visualizzare velocemente il contenuto di file diversi. Ecco come usarlo al meglio. Selezionate il file che volete visualizzare con l’anteprima. Per farlo, potete usare Esplora risorse (o Gestione risorse), oppure potete aprire la finestra Risorse del computer.
Fate clic sul file con il tasto destro del mouse e selezionate Anteprima dal menu a discesa. In alternativa, potete anche fare clic sul menu File e poi scegliere Anteprima: il risultato sarà lo stesso. Se tutto va bene, dovrebbe aprirsi una finestra che mostra il contenuto del documento. Se invece non trovate la voce Anteprima nei vostri menu, nemmeno su un documento di Word, probabilmente non avete installato questa funzionalità. Potete rimediare facilmente: aprite il Pannello di controllo e fate doppio clic sull’icona Installazione delle applicazioni. Posizionatevi nella scheda Installazione di Windows e fate doppio clic sulla voce Accessori.
Mettete un segno di spunta a fianco di Anteprima: il sistema provvederà a installare quanto necessario. Dovete naturalmente avere il CD o i file di installazione di Windows, altrimenti non funzionerà. La finestra di anteprima mostra opzioni diverse a seconda del tipo di file che state visualizzando.
Nell’immagine vediamo per esempio un documentodi Word.
Facendo clic su Visualizza e poi su “Pagina intera” possiamo visualizzare il documento pagina per pagina, come verrà stampato. Avete anche la possibilità di controllare come si presenta il documento. Potete aumentare o diminuire la dimensione dei tipi di caratteri: basta fare clic su uno dei due pulsanti con la lettera A, quello con la freccia verso l’alto per aumentare, quello con la freccia verso il basso per diminuire.
Per modificare le dimensioni della finestra, basta trascinare i bordi, come si fa normalmente con le altre finestre. Per andare da una pagina all’altra, basta fare clic sulle frecce nell’angolo in alto a destra della pagina. Infine, dopo aver visualizzato un documento, potete anche modificare il documento invocando l’applicazione con cui è stato creato, direttamente da Anteprima.
Basta fare clic su File e poi su “Apri file per la modifica”.
Ogni tanto decidete che è giunta l’ora di dare una bella ripulita al vostro disco fisso, eliminando i file inutili e ordinando in cartelle omogenee tutti gli altri. Peccato che questa decisione arrivi di solito quando è già troppo tardi: vi trovate di fronte a decine di file dai nomi simili, non ricordate cosa contengono e per di più quando cercate un file particolare non vi torna alla mente come l’avete chiamato (eppure vi sembrava così logico, quando l’avete salvato la prima volta). A questo punto i più pazienti cominciano ad aprire i file uno alla volta. Si tratta però di una soluzione molto lenta: pensate a quanti secondi dovete attendere per caricare un programma come MicrosoftWord…
Per fortuna esiste un piccolo trucco che vi farà risparmiare tempo: l’anteprima. Anteprima è un piccolo programma compreso in Windows il cui scopo è quello di visualizzare velocemente il contenuto di file diversi. Ecco come usarlo al meglio. Selezionate il file che volete visualizzare con l’anteprima. Per farlo, potete usare Esplora risorse (o Gestione risorse), oppure potete aprire la finestra Risorse del computer.
Fate clic sul file con il tasto destro del mouse e selezionate Anteprima dal menu a discesa. In alternativa, potete anche fare clic sul menu File e poi scegliere Anteprima: il risultato sarà lo stesso. Se tutto va bene, dovrebbe aprirsi una finestra che mostra il contenuto del documento. Se invece non trovate la voce Anteprima nei vostri menu, nemmeno su un documento di Word, probabilmente non avete installato questa funzionalità. Potete rimediare facilmente: aprite il Pannello di controllo e fate doppio clic sull’icona Installazione delle applicazioni. Posizionatevi nella scheda Installazione di Windows e fate doppio clic sulla voce Accessori.
Mettete un segno di spunta a fianco di Anteprima: il sistema provvederà a installare quanto necessario. Dovete naturalmente avere il CD o i file di installazione di Windows, altrimenti non funzionerà. La finestra di anteprima mostra opzioni diverse a seconda del tipo di file che state visualizzando.
Nell’immagine vediamo per esempio un documentodi Word.
Facendo clic su Visualizza e poi su “Pagina intera” possiamo visualizzare il documento pagina per pagina, come verrà stampato. Avete anche la possibilità di controllare come si presenta il documento. Potete aumentare o diminuire la dimensione dei tipi di caratteri: basta fare clic su uno dei due pulsanti con la lettera A, quello con la freccia verso l’alto per aumentare, quello con la freccia verso il basso per diminuire.
Per modificare le dimensioni della finestra, basta trascinare i bordi, come si fa normalmente con le altre finestre. Per andare da una pagina all’altra, basta fare clic sulle frecce nell’angolo in alto a destra della pagina. Infine, dopo aver visualizzato un documento, potete anche modificare il documento invocando l’applicazione con cui è stato creato, direttamente da Anteprima.
Basta fare clic su File e poi su “Apri file per la modifica”.
Servizi di Windows
Eccone una breve lista
MS Software Shadow Copy Provider (Xp)
Da disabilitare se non usate il programma di backup di Windows
Ready Boost (Vista)
Da disattivare se non utilizzate le funzioni di espansione della RAM tramite memoria flash
Registro di sistema remoto (Xp) (Vista)
Da disattivare sempre (permette di modificare il registro operando da remoto: molti programmi
lo identificano come un vero e proprio rischio per la sicurezza)
Servizio di indicizzazione (Xp)
Come già detto, conviene disattivare l’indicizzazione dei dischi, eventualmente in favore di un motore
di desktop search
Servizio di segnalazione errori (Xp) (Vista)
Da disabilitare sempre (serve per l’invio a Microsoft delle segnalazioni di errore, sostanzialmente inutile)
Smart Card (Xp) (Vista)
Da disattivare se non si ha un lettore di Smart Card collegato al PC.
Zero configuration Reti senza fili (Xp)
Da disattivare se non si dispone di un’interfaccia di rete wireless
Oltre a questi, segnaliamo altri servizi, legati all’uso del PC in rete: se utilizzate un computer in ambito casalingo, magari connesso ad Internet ma senza essere in rete locale con altri PC, disattivateli tutti senza timore.
Avvisi
ClipBook (Xp)
DDE di rete (Xp)
DDE DSDM di rete (Xp)
Distributed Transaction Coordinator (Xp) (Vista)
Helper NetBIOS di TCP/IP (Xp) (Vista)
Host di periferiche Plug and Play universali / UPnP (Xp) (Vista)
Messenger (occhio: NON c’entra nulla con Windows Live Messenger) (Xp)
Routing e Accesso Remoto (Xp) (Vista)
Telnet (Xp)
Creare file per automatizzare la condivisione
Per automatizzare la connessione
in rete puoi creare un
file batch: apri Blocco note e scrivi
il comando “net use R: \\indirizzo\
condivisione”, dove “indirizzo”
è l’indirizzo IP del computer a
cui vuoi collegarti e “condivisione”
è il nome della cartella condivisa
a cui vuoi accedere;
“R:” è la lettera di unità che apparirà
nella finestra delle Risorse del
computer dopo aver eseguito il
comando.
Scegli “Salva con nome” dal menu del Blocco note, scegli “Tutti i file” nella casella “Salva come” e salva il comando con il nome “AttivaRete.bat” sul Desktop o nella cartella che preferisci. Se vuoi avere il tempo di leggere il risultato del comando, aggiungi una seconda riga che contiene solo il comando “pause”. Per modificare il file batch che hai appena creato, fai clic destro sulla sua icona e scegli la voce Modifica; per eseguirlo fai doppio clic sulla sua icona. Windows ti dà altre due possibilità per semplificare l’accesso alle cartelle di rete.
Apri l’icona “Risorse di rete” e fai clic sul collegamento “Aggiungi risorsa di rete” che trovi nella parte sinistra della finestra; segui la procedura guidata e al termine troverai nella parte destra della finestra un’icona per aprire direttamente la cartella condivisa. Non spostare questa icona sul Desktop, perché in questo modo Windows eseguirebbe una pausa all’avvio e all’apertura della maschera di salvataggio file di qualsiasi programma per tentare di raggiungere la cartella di rete. In alternativa allo script, puoi istruire Windows a ricreare automaticamente la lettera di unità nella finestra delle Risorse del computer a ogni avvio di Windows: apri la finestra Risorse del computer e scegli la voce “Connetti unità di rete” dal menu Strumenti; al termine della procedura metti il segno di spunta nella casella “Riconnetti all’avvio”.
Anche in questo caso l’avvio di Windows sarà allungato da una piccola pausa.
Scegli “Salva con nome” dal menu del Blocco note, scegli “Tutti i file” nella casella “Salva come” e salva il comando con il nome “AttivaRete.bat” sul Desktop o nella cartella che preferisci. Se vuoi avere il tempo di leggere il risultato del comando, aggiungi una seconda riga che contiene solo il comando “pause”. Per modificare il file batch che hai appena creato, fai clic destro sulla sua icona e scegli la voce Modifica; per eseguirlo fai doppio clic sulla sua icona. Windows ti dà altre due possibilità per semplificare l’accesso alle cartelle di rete.
Apri l’icona “Risorse di rete” e fai clic sul collegamento “Aggiungi risorsa di rete” che trovi nella parte sinistra della finestra; segui la procedura guidata e al termine troverai nella parte destra della finestra un’icona per aprire direttamente la cartella condivisa. Non spostare questa icona sul Desktop, perché in questo modo Windows eseguirebbe una pausa all’avvio e all’apertura della maschera di salvataggio file di qualsiasi programma per tentare di raggiungere la cartella di rete. In alternativa allo script, puoi istruire Windows a ricreare automaticamente la lettera di unità nella finestra delle Risorse del computer a ogni avvio di Windows: apri la finestra Risorse del computer e scegli la voce “Connetti unità di rete” dal menu Strumenti; al termine della procedura metti il segno di spunta nella casella “Riconnetti all’avvio”.
Anche in questo caso l’avvio di Windows sarà allungato da una piccola pausa.
Creare gli Utenti di Windows
Nel caso che un unico computer sia utilizzato da più persone, l’icona
Utenti offre l’utile opportunità di creare distinte maschere d’accesso al
computer: potete farvi ricorso per creare tanti profili quante sono le
persone che utilizzano il computer. In questo modo ogni utente potrà
impostare il desktop e le opzioni di alcuni programmi secondo le proprie
personali esigenze.
È anche possibile proteggere il profilo con una password, in modo che sia preclusa ad altri, la possibilità di accedervi per modificare le impostazioni.
Ecco come si procede.
È anche possibile proteggere il profilo con una password, in modo che sia preclusa ad altri, la possibilità di accedervi per modificare le impostazioni.
Ecco come si procede.
- Fate clic sul pulsante Avanti dopo aver avviato la procedura di definizione di una nuova utenza. Digitate un nome utente e fate ancora clic su Avanti.
- Nella finestra successiva dovrete digitare due volte la password. Poiché i caratteri non vengono visualizzati (sono sostituiti da asterischi), la seconda volta “confermerete” quanto digitato nella prima casella. Fate ancora clic su “Avanti”. Nella finestra successiva potete scegliere quali sono gli elementi da personalizzare per quel singolo utente. Il nostro suggerimento è di contrassegnare tutte le caselle, con la sola eccezione di “Menu Avvio”. Fate clic su Avanti e poi premete il pulsante “Fine” per riavviare il computer. Dopo aver riavviato, verrà visualizzata una finestra nella quale devono essere digitati nome utente e password. In base all’utente che accede a Windows vengono caricate le impostazioni corrispondenti. In questo modo è possibile avere sul desktop solo le icone corrispondenti ai propri programmi preferiti, utilizzare la funzione dati recenti per visualizzare i propri documenti aperti ultimamente e, in definitiva, avere il “proprio” computer.
Risparmio energia
Per non sprecare
l’energia elettrica
Sono senz’altro utili le impostazioni
alle quali si accede tramite
l’icona Risparmio
energia. Molte persone tengono
acceso il computer per
parecchie ore al giorno, magari
senza farne un uso ininterrotto.
Si tratta di un’abitudine apprezzabile:
per i circuiti interni di
un PC è molto meno gravosa
questa soluzione rispetto al
succedersi di accensioni e
spegnimenti frequenti.
C’è però un problema: il computer
e le varie periferiche connesse
alla rete elettrica come
monitor, stampanti e modem,
consumano corrente in misura
non irrilevante.
Da questa considerazione, e ancor più dalla necessità di salvaguardare le batterie degli elaboratori portatili, nasce l’utilità del risparmio energetico.
Esistono alcune combinazioni preimpostate che si adattano a configurazioni abbastanza classiche ma molte scelte possono essere gestite dall’utente e in parte dipendono anche dall’hardware di cui si dispone. Molti utenti preferiscono limitarsi a impostare lo spegnimento automatico di monitor e dischi rigidi dopo un periodo di inattività che viene stabilito impostandolo nelle rispettive caselle di riepilogo.
È però più efficiente mettere l’intero sistema in Standby, utilizzando l’omonima casella.
Quando è in questa modalità, il computer può essere considerato “addormentato” e il consumo di energia ridotto al minimo. Sarà sufficiente muovere il mouse per “risvegliare” il sistema, riattivandone componenti e periferiche, a meno che si decida, per ragioni di sicurezza, di impostare una password nella scheda “Avanzate”: in questo caso solo digitando la parola chiave si può nuovamente accedere a tutte le funzioni quando si riattiva il PC dopo la fase di standby. Quando avete stabilito tutte le impostazioni potete provvedere al loro salvataggio assegnando un nome con il pulsante “Salva con nome”.
In questo modo è più rapido cambiare le impostazioni di risparmio energetico quando cambiano le proprie esigenze, anche solo per un breve periodo di tempo. È chiaro infatti che non ha senso disattivare il sistema dopo 2 o 3 minuti di inattività se questo è alimentato dalla rete elettrica. Ma, nel caso di un portatile che si prevede di non poter alimentare per alcune ore, proprio questa può essere la scelta migliore.
Da questa considerazione, e ancor più dalla necessità di salvaguardare le batterie degli elaboratori portatili, nasce l’utilità del risparmio energetico.
Esistono alcune combinazioni preimpostate che si adattano a configurazioni abbastanza classiche ma molte scelte possono essere gestite dall’utente e in parte dipendono anche dall’hardware di cui si dispone. Molti utenti preferiscono limitarsi a impostare lo spegnimento automatico di monitor e dischi rigidi dopo un periodo di inattività che viene stabilito impostandolo nelle rispettive caselle di riepilogo.
È però più efficiente mettere l’intero sistema in Standby, utilizzando l’omonima casella.
Quando è in questa modalità, il computer può essere considerato “addormentato” e il consumo di energia ridotto al minimo. Sarà sufficiente muovere il mouse per “risvegliare” il sistema, riattivandone componenti e periferiche, a meno che si decida, per ragioni di sicurezza, di impostare una password nella scheda “Avanzate”: in questo caso solo digitando la parola chiave si può nuovamente accedere a tutte le funzioni quando si riattiva il PC dopo la fase di standby. Quando avete stabilito tutte le impostazioni potete provvedere al loro salvataggio assegnando un nome con il pulsante “Salva con nome”.
In questo modo è più rapido cambiare le impostazioni di risparmio energetico quando cambiano le proprie esigenze, anche solo per un breve periodo di tempo. È chiaro infatti che non ha senso disattivare il sistema dopo 2 o 3 minuti di inattività se questo è alimentato dalla rete elettrica. Ma, nel caso di un portatile che si prevede di non poter alimentare per alcune ore, proprio questa può essere la scelta migliore.
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