sistema operativo avanzato FreeBSD




FreeBSD ® è un sistema operativo avanzato per server di moderno, desktop e computer




MENO PRESTIGIO, PIÙ SODDISFAZIONI Per gli utenti, le difficoltà maggiori rispetto a Linux derivano dalla diffusione più scarsa di un sistema rispetto all’altro, per cui per BSD è più difficile trovare documentazione o anche solo amici e conoscenti esperti che possano dare una mano. Dal punto di vista dei programmatori invece, la scelta di uno o dell’altro modello (e licenza) è una questione di principio o di prestigio: BSD può dare molte soddisfazioni, ma meno visibilità all’interno della comunità.
 Chi ha provato a installare FreeBSD ne loda la flessibilità e giura che non esistono difficoltà particolari per chi abbia un minimo di esperienza con sistemi di tipo Unix, ma il vero punto di forza è la gestione dei pacchetti, che ricorda la distribuzione Debian, ma con un'interfaccia a linea di comando più semplice e completa. Proprio come Linux, il progetto FreeBSD ha due diramazioni di sviluppo: CURRENT e STABLE.
 La diramazione CURRENT è quella in cui avvengono gli sviluppi delle nuove caratteristiche, mentre le implementazioni per l'albero STABLE sono ristretti alla correzione di bug e ad alcune nuove caratteristiche accuratamente testate. Dopo tre anni di sviluppo, pochi mesi fa è finalmente uscito FreeBsd 5.0. Rispetto alla versione precedente, il nuovo sistema permette la gestione di un maggior numero di componenti hardware (periferiche, macchine e processori) e migliori prestazioni, senza che ne venga compromessa la stabilità. L'ambiente supporta i processori a 64 bit di Sun e Intel e nelle intenzioni FreeBsd 5.0 dovrebbe essere particolarmente amichevole nei confronti degli utenti desktop. Insieme a migliaia di altre applicazioni, il sistema supporta Xfree86-4.2, Kde, Gnome, Windowmaker e Mozilla, ma una delle novità maggiori è sicuramente il supporto wireless: le tecnologie Bluetooth, Acpi, Cardbus e IEEE 1394 sono supportate direttamente.
Per capire quanto la nuova versione possa diffondersi e contribuire alla crescita del movimento open source bisognerà anche valutare le reazioni del mondo dell’impresa, che è stato sollecitato a testare il prodotto e a segnalarne gli aspetti positivi e negativi. In particolare, a livello enterprise potrebbe rivelarsi interessante il cambiamento del file system UfS2, completamente riscritto per oltrepassare il limite di un terabyte e per facilitare il mantenimento del sistema effettuando operazioni di riparazione, deframmentazione, salvataggio, backup e storage. Inoltre sono favorite la compatibilità con soluzioni aziendali, tra cui Geom, un framework legato alla memorizzazione e Devfs, un file system per le periferiche virtuali.

 Per maggiori informazioni, si può consultare il sito www.freebsd.org e, per l’Italia in particolare, l’indirizzowww.gufi.org, dove risiede virtualmente il gruppo nazionale degli utenti di FreeBSD.

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