Masterizzazioni sicure
L’avvento di masterizzatori con buffer di dimensioni sempre maggiori e l’elevata efficienza garantita sia dai sistemi di buffer underrun, sia dai pc dell’ultima generazione hanno per fortuna reso soltanto un brutto ricordo l’era in cui prima di masterizzare ci mancava poco che occorresse raccomandarsi a qualche santo per riuscire nell’impresa. Nonostante ciò alcune delle vecchie care regole usate agli albori della masterizzazione restano valide.
Innanzitutto, a meno che non siate dotati di un sistema SCSI evitate di stressare il pc durante le fasi di scrittura, specie sollecitando il disco fisso su cui risiedono i dati in corso di trasferimento. Per evitare brutte sorprese vale poi sempre la regola di chiudere le applicazioni che operano in background, se necessario
anche l’antivirus. Quindi sinceratevi che lo screensaver sia disabilitato e fate lo stesso con il sistema di risparmio energetico. Più in generale è invece di fondamentale importanza avere una buona cura del proprio disco fisso. Come molti utenti che scaricano file dalla Rete con i vari client peer-to-peer, la deframmentazione dei dati può a volte essere addirittura la causa della rottura di un disco. Per questa ragione questa operazione dovrebbe essere eseguita con regolarità e non solo per motivi legati alla buona riuscita delle masterizzazioni.