Inserire più documenti recenti

Di default, il menu di avvio di Windows Xp contiene una lista che dà accesso diretto agli ultimi 15 documenti aperti con qualsiasi applicazione presente nel sistema.
 Per personalizzare il numero di documenti mostrati in questo menu, aprite l’editor del Registro di configurazione con il comando “Regedit.exe” da digitare nel menu Start/Esegui.
Trovate la chiave seguente:
HKEY_CURRENT_USER\Software\ Microsoft\Windows\CurrentVersion\ Policies\Explorer
Qui create (o modificate) il valore DWORD MaxRecentDocs con un numero in notazione a 32 bit, equivalente al numero di documenti recenti che volete mostrare.

Windows non mostra le estensioni dei file

Per evitare complicazioni agli utenti, Windows non mostra le estensioni dei file che è in grado di riconoscere. Su Esplora Risorse vedrete quindi solo le estensioni sconosciute, ma questo non significa che le altre - quelle conosciute - non ci siano.
Per mostrarle e per familiarizzare con questa parte del nome del file, aprite Esplora Risorse, andate sul menu Strumenti, scegliete Opzioni Cartella e fate clic sulla scheda Visualizza.
 Dall’elenco che vi viene proposto, togliete il segno di spunta alla casella “Nascondi le estensioni dei file per i tipi di file conosciuti”.

Estensioni di Windows

VirtualDub

VirtualDub è uno dei migliori software per l'editing Audio-Video. Con VirtualDub puoi catturare video ed elaborare i contenuti, VirtualDub può essere utilizzato per eliminare i segmenti di un file video, aggiungere nuovi segmenti, o riordinare i segmenti esistenti.

Tuttavia, i segmenti di file diversi non possono essere mescolati (fatta eccezione per l'aggiunta di file simili per quanto riguarda i formati audio e video, frame rate e dimensione dello schermo) e non effetti di transizione può essere applicata. Si  effettuano codifiche di file in formato .avi attraverso i codec MPEG 4 (DivX, XviD, ecc.).

VirtualDub è un software Open Source per piattaforme Windows  è possibile comprimere flussi audio e video, unire più file .avi, dividere un file .avi in più parti, separare le tracce audio da quelle video, effettuare operazioni in batch, e così via.

Fonte: drogbaster.it

Come navigare senza connessione

Sapete sfruttare la proprietà dei browser di immagazzinare e “ricordare” le pagine visitate?

Fate clic su “File” e scendete fino a “Non in linea”, potrete allora navigare “off-line”, cioè senza connessione a Internet.
Il principio è semplice: Explorer salva ogni pagina visitata tra i “Temporary Internet Files” (file di Internet temporanei) e quando non siete connessi o siete in modalità non in linea, cercherà il sito richiesto prima di tutto nella sua memoria temporanea, visualizzando le pagine sulla base di quanto salvato; se non le trovasse vi chiederà di connettervi.

Il trucco consiste nello sfogliare velocemente tutte le pagine che vi interessano mentre siete connessi, lasciare che vengano scaricate completamente e poi chiudere la connessione. Potrete così navigare le pagine scaricate con tranquillità e senza ulteriori spese, utilizzando i tasti “Avanti” e “Indietro”.

Programma fotoritocco Adobe Photoshop

Se si utilizza un programma di fotoritocco che supporta i livelli e non si dedica un po’ di tempo a capire come funzionano, le delusioni potrebbero non mancare. Il problema è critico soprattutto per i programmi destinati a un’utenza professionale, poiché si basano sul principio che i livelli sono
un’innovazione talmente potente che non si prende nemmeno in considerazione la possibilità che l’utente non sappia nemmeno di che cosa si stia parlando.
In effetti, dal punto di vista di un utente alle prime armi, i livelli possono sembrare solo una complicazione in più, che rende poco comprensibili le risposte del programma ai clic del mouse.
Se, per esempio, si seleziona lo strumento per disegnare, e si fa clic sullo schermo, potrebbe non apparire un bel niente, oppure il programma potrebbe rispondere con un laconico: “Impossibile usare il pennello poiché i pixel di un livello testo non possono essere modificati senza prima eseguire un rendering del formato del livello”.
La scritta è in italiano, ma non ci si capisce granché: ennesima prova che tradurre non significa automaticamente chiarire e che certe manovre sono difficili per tutti in qualsiasi lingua siano espresse. In realtà, il concetto di base che regola il funzionamento del livelli è semplice: l’immagine viene suddivisa in strati separati, come se si usassero dei fogli trasparenti posti uno sull’altro, ciascuno contenente una parte dell’immagine.
Per chiarire un po’ il funzionamento dei livelli, facciamo un esempio pratico: creiamo una serie di scritte ciascuna posta su un suo livello modificabile a piacere, senza interessare il resto dell’immagine. Per questo Passo a passo ci serviamo di Adobe Photoshop, ma i principi sono validi per tutti gli altri programmi che usano i livelli

Word proteggersi dai virus macro

Come proteggersi dai virus “macro”
I virus dei computer si diffondono ormai in tutte le forme. Fino a poco tempo fa la maggior parte dei virus si nascondeva nei file con estensione .exe ma oggi i virus più comuni si annidano all’interno di semplici documenti, all’apparenza del tutto innocenti.
È il caso dei famosi virus macro, che si attivano non appena il documento che li contiene viene aperto. Ci sono due modi principali per proteggere il proprio computer dai virus macro. Uno è quello di eseguire un controllo antivirus su ogni file che ricevete via e-mail o che scaricate da Internet. L’altro modo consiste nell’usare la funzione di protezione dai virus macro contenuta all’interno di Word 97.
- Da Word, fate clic su Strumenti, Opzioni, poi sulla scheda Standard e assicuratevi che sia selezionata la casella “Attiva protezione da virus macro”. In questo modo le macro non verranno eseguite.

Cosa serve per creare una Webmail

 Per registrarsi è necessario inserire i propri dati, in maniera più o meno dettagliata a seconda del servizio. Bisogna poi scegliere uno user-id e una password. Spesso, al momento della sottoscrizione, ci viene anche chiesto di “porci una domanda” e “darci una risposta”, a nostro piacimento. Questa accoppiata domanda risposta, in un secondo momento, nel caso ci capitasse di perdere o dimenticare la password, ci permetterà di farci comunque riconoscere dal sistema come i titolari dell’account in questione. La domanda può essere del tipo “il nome del tuo animale domestico” o “la città dove sei nato” e via dicendo. Il nostro nuovo indirizzo di posta può essere suggerito dal servizio stesso, che utilizza i dati anagrafici inseriti (nome@nomeservizio.it, nome.cognome@nomeservizio.it o altre varianti) oppure lo User-Id indicata o, ancora, facendo indicare all’utente stesso il nome o l’alias che desidera utilizzare.
In questi caso la scelta può risultare difficile perché molti dei più comuni alias sono probabilmente già stati utilizzati da altri utenti. In caso di problemi il sistema ci viene incontro proponendoci le soluzioni “più simili” ancora disponibili: se per esempio volessimo una casella di posta elettronica con indirizzo è mario@hotmail.com, è probabile che qualche altro Mario abbia già pensato di registrarla negli anni passati. Hotmail ci proporrà così di aggiungere il nostro cognome, oppure un numero identificativo, per esempio mario1976@hotmail.com (dove 1976 è il nostro anno di nascita, facile da ricordare per noi e per i nostri amici).

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